Cibo spazzatura

Gli alimenti hanno un’importanza fondamentale per il nostro benessere e quindi è importante distinguere gli alimenti veri e propri da quelli inventati dall’industria alimentare e chimica per farci spendere i soldi, ma non contengono nessuna sostanza nutritiva e servono solo a pagare le spese dei centri commerciali. Gli alimenti veri, sono ricchi di principi nutritivi: proteine, vitamine, minerali…

Il cibo “spazzatura” (termine utilizzato anche da dietologi e specialisti del settore) contiene tante calorie che ci fanno ingrassare e possono creare diversi problemi di salute.  Diverse patologie derivano da un’alimentazione scorretta. Molti cibi industriali come le merendine e le bibite colorate, contengono zuccheri, grassi idrogenati, coloranti, conservanti. Molte bevande sono vere e proprie miscele d’acqua, zucchero e coloranti. Prima di iniziare a parlare degli ingredienti da utilizzare in cucina, vorrei accennare a questo aspetto della vita odierna, perché ho visto tante madri che ai propri figli piccoli somministrano bevande con tanti zuccheri, coloranti e merendine con grassi idrogenati.   

Negli anni novanta, in Italia c’è stata la diffusione del “centro commerciale” dove si sono raggruppate le attività commerciali, speculando di fare un nuovo servizio alla gente, in modo che quando si va a fare la spesa, si compra tutto quello che serve per la famiglia in un unico posto. I centri commerciali sono strutture che hanno costi di gestione molto elevati, e devono incrementare le loro entrate, proponendo sempre prodotti nuovi, certi che quando la gente è entrata nel locale acquista tutto quello che è proposto. I nuovi prodotti sono sempre accompagnati da accurate campagne pubblicitarie e la disposizione all’interno del punto vendita segue precise regole di sistemazione. Spesso, nei centri commerciali gli alimenti restano per mesi sugli scaffali, perchè contengono tanti conservanti.

Da quando si sono diffusi i centri commerciali con annessi supermercati alimentari, c’è stato anche l’aumento dell’obesità fra la gente e i cibi “spazzatura” si sono moltiplicati a dismisura. Troppi alimenti sono arricchiti di grassi, prodotti chimici e additivi per inventare nuovi sapori e incontrare il favore del pubblico.

Ho partecipato a diversi corsi di cucina e pasticceria e ho studiato gli alimenti per capire cosa c’è all’interno di quello che mangiamo. Ho fatto esperienze pratiche in mense e ristoranti e leggo sempre le etichette dei prodotti. Per diverso tempo, quando andavo alle fiere, ho mangiato nelle mense aziendali e non ho dedicato il mio tempo alla cucina, ma poi ho capito l’importanza di conoscere gli alimenti e ho voluto fare anche quest’esperienza. In Italia, ma anche in tanti paesi del mondo, non c’è un’educazione alimentare che dovrebbe essere insegnata fin dai tempi delle scuole primarie. I centri commerciali in Italia hanno avuto una diffusione selvaggia e senza programmazione. Proponevano tutto quello che volevano, perché la maggior parte della gente non aveva conoscenze approfondite sugli alimenti. Alcuni paesi hanno saputo gestirli in modo razionale e intelligente senza creare danni alle attività già esistenti. In Italia, l’apertura dei centri commerciali, ha causato la chiusura di tanti piccoli negozi. In diversi paesi d’Europa, invece l’apertura del centro commerciale, non ha causato la chiusura delle attività esistenti, ma la convivenza di entrambi.

 Gli alimenti veri sono quelli che c’erano anche ai tempi delle nostre nonne e devono diventare anche gli ingredienti da utilizzare nella nostra cucina quotidiana: la frutta, la verdura, le noci, le mandorle, i legumi, i cereali, la carne, il pesce, il prosciutto, la bresaola, le uova, il latte, la pasta, il pane fatto in casa, i formaggi, la ricotta, lo yogurt, il cioccolato fondente, l’acqua, il vino, la birra, l’olio…. Le nostre nonne preparavano in casa gli alimenti che servivano per la famiglia e si occupavano anche dell’orto per produrre la verdura, la frutta e le conserve e non avevano gli elettrodomestici per la cucina che ci sono oggi, che rendono più facili questi compiti.

 L’unica conserva che si poteva acquistare era il concentrato di pomodoro, qualche volta il tonno e i pelati quando finivano le scorte. Nel supermercato, non si trovano mai in offerta i pelati, ma i prodotti simili tipo, la polpa o le passate di pomodoro, di qualità più scadente. Nelle campagne, si uccideva il maiale e si facevano anche i salumi in casa senza additivi, nel pollaio, le galline facevano le uova, le mucche producevano il latte per il fabbisogno della famiglia.  I tempi sono cambiati, la gente lavora sempre di più in ufficio e non tutti possono dedicare il loro tempo all’orto, ma ci si può accordare con gli agricoltori per acquistare la frutta e la verdura con la certezza di conoscere la provenienza e la freschezza, magari aiutandoli nella produzione di verdura biologica. In Italia, gli alimenti sono molto controllati, ma ci sono paesi stranieri che abusano ancora di pesticidi molto potenti. I ristoranti e le mense, dovrebbero avere addetti alla produzione di verdura, per lavorare sempre con alimenti freschi e favorire i clienti con prezzi contenuti.

La cucina, è facile se è spiegata in modo semplice e chiaro come tutte le cose. I maestri somari, non ci daranno mai bravi allievi. Dopo aver appreso le regole base della cucina, in seguito, ci si può dedicare alla cucina artistica e creativa. Questo “ricettario” è composto di ricette della Romagna, ma ci sono anche alcune ricette d’altre regioni e paesi.  Va inoltre ricordato che il “cibo spazzatura”, produce enormi quantità di rifiuti da smaltire, quindi è importante imparare a produrre da soli i propri alimenti.

Per quanto riguarda il tanto criticato Mc Donald’s, per la nostra salute, ritengo che sia molto più pericoloso il supermercato che ci somministra di tutto. Al Mc Donald’s, ci si va qualche volta e non è una consuetudine come il supermercato. Mc Donald’s, è un’impresa sana di successo internazionale. Molto dipende dal personale che lavora all’interno di queste imprese che devono manipolare i cibi nel modo corretto. Dipende poi dall’intelligenza e la sensibilità delle madri fare in modo che questo cibo non diventi un’abitudine per i propri figli. Incolpare gli altri, è sempre il modo più semplice per evitare le proprie responsabilità.

Mi sorprende invece che le stesse polemiche non sorgono nei confronti dei supermercati.

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4 Responses a “Cibo spazzatura”

  1. […] i giorni, l’industria, inventa prodotti nuovi e superflui, compreso il “cibo spazzatura” creando bisogni di cui si potrebbe fare a meno, al solo scopo di fare spendere i soldi.  La […]

  2. […] i cittadini del mondo, per un maggior senso civico, non dovrebbero buttare nella spazzatura, il cibo che rimane sulla tavola, dopo il pranzo o la cena. E’ una regola che può essere seguita […]

  3. […] e d’altri generi, esposti nei supermercati, si possono acquistare e gettare direttamente nella spazzatura, perché sono vere e proprie porcherie. Naturalmente, non tutti i prodotti sono inutili, c’è […]

  4. Swanny ha detto:

    Bravo has very good Italian food. There is an Evanston and a Glenview location. The pasta Bravo is my farivote dish. Great place to take kids as well kids can make their own pizza. The decor inside is very nice as well and the service is good. There is also outdoor seating in the summer.

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