FORCONI IN PIAZZA, si ferma il popolo truffato

L’undici dicembre, passavo da Piazzale Vittoria a Forlì e qui c’era un gruppo di persone che manifestava civilmente, distribuendo dei manifesti di protesta, contro i politici italiani, che non rispettano la Costituzione e il popolo. La classe dirigente, fa solo i propri interessi, e non adempie i doveri costituzionali, distrugge il lavoro, la vita, la salute della gente, per l’incapacità di gestire gli affari pubblici. Di seguito il manifesto:

 L’ITALIA SI FERMA DAL 9 DICEMBRE 2013

 L’INTERA CLASSE POLITICA, USURPANDO I PROPRI POTERI, HA CONSEGNATO IL POPOLO ITALIANO ALLE LOBBY FINANZIARIE, DEDITE ALL’USURA ED ALLA SPECULAZIONE DI MASSA, DIMENTICANDO I PRINCIPI FONDAMMENTALI DELLA COSTITUZIONE!

QUESTA CASTA, PARASSITA, COLLUSA E SENZA VERGOGNA,

NON TUTELA PIÚ I DIRITTI ALLA SALUTE, AL LAVORO, ALLA DIGNITÀ

SOVVENZIONA ISTITUZIONI PRIVATE RUBANDO DIRITTI AL POPOLO, PORTANDOLO ALLA FAME, ANNIENTANDO IL FUTURO DEI SUOI FIGLI!

MENTRE DOVREBBE ESSERE AL SERVIZIO ESCLUSIVO DELLA NAZIONE!  È COLPEVOLE DI ALTO TRADIMENTO VERSO IL POPOLO ITALIANO E DI ATTENTATO ALLA CARTA COSTITUZIONALE!

QUESTO POPOLO ITALIANO, DI NESSUN COLORE POLITICO, RIVENDICA LA PROPRIA SOVRANITÀ COME SANCITO DALLA COSTITUZIONE!

Il popolo italiano, può essere paragonato ad una famiglia. I familiari più furbi sono benestanti, e sfruttano, i parenti più deboli, privandoli di tutto, ed essi sono poveri. I furbi, si arricchiscono, invece di pagare le tasse, comprano le ville e la barca, ma il fisco invece di andare a chiedere soldi al familiare ricco, va dal più debole, che non ha niente e lo stato fallisce. Il ricco, è ladro e disonesto, ma vuol far credere che ad essere ladro è il fratello debole. Il ricco, racconta balle, ma vuol far credere d’essere sincero e corretto, invece è falso e meschino. C’è anche il ricco onesto, ma è un’eccezione e spesso non vive. I parenti ricchi, ingordi e malvagi, lasciano i parenti poveri senza alimenti. Questo è ciò che sta succedendo fra il popolo italiano.

In Italia, i responsabili dell’amministrazione dello stato, hanno portato l’Italia in bancarotta, perché sono incapaci di governare il loro settore, portando il popolo alla fame e alla disperazione. Questi dirigenti, si devono dimettere insieme alla classe politica, perché sono ignoranti e incompetenti, anche se hanno un titolo di studio, sono incapaci di fare il loro lavoro e il bene della gente, disprezzano lo stato e la popolazione. Inutilmente, scaricano la responsabilità su altri fattori, economici: la crisi globale e l’Europa, ma loro raccontano bugie, la crisi italiana, dipende da fattori interni e in primo luogo, da persone incapaci che amministrano il settore pubblico.

Negli ultimi anni, gli uffici dei redditi, hanno riempito giornali e televisione esaltando la lotta all’evasione fiscale, un pretesto per giustificare le estorsioni che eseguono a danno d’imprese, e lavoratori autonomi, con ricatti simili a quelli di mafia.

Speculano sul fatto che la gente non conosce il sistema tributario italiano, che è molto complicato e la gente si può ingannare e truffare con molta facilità. Il cancro dell’Italia, non è l’evasione fiscale, ma l’incapacità e l’incompetenza della classe politica corrotta, di raccomandati e di nominati dai partiti politici che si sono alternati al governo del paese.

I soldi di presunte tasse che il fisco chiede alle aziende, il più delle volte, non sono dovuti, e così, gli ispettori del fisco, creano danni molto maggiori, rispetto al locandiere che dimentica di rilasciare una ricevuta. Cercano di fare pagare anche per chi non paga, ma questo è contro le norme costituzionali. A causa delle continue estorsioni di denaro a cui le aziende sono sottoposte, devono cessare la loro attività o cambiare paese, provocando danni ingenti all’erario, che non riceve più neanche le tasse che pagano i lavoratori licenziati.

Sono circa venti anni che gli italiani sono truffati dalla classe dirigente che si è dimostrata inadempiente nell’applicazione dei diritti costituzionali ed è quindi inadeguata a rappresentare il popolo italiano. Chi paga le tasse, non può continuare a mantenere enti che non producono nulla e che distruggono il lavoro di altre persone, e non sono capaci di crearlo. La classe dirigente, è stata nominata dai partiti politici, e non ha le competenze necessarie a svolgere le sue mansioni. Gli impiegati che non fanno il loro dovere, e creano danni al prossimo, devono andare via. I funzionari dello stato, maltrattano il popolo e non rispettano la Costituzione. Lo stato è di tutti, ma vogliono comandare solo gli avvocati e i truffatori.

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2 Responses a “FORCONI IN PIAZZA, si ferma il popolo truffato”

  1. […] e questo comportamento, nel mese scorso, ha dato luogo a diverse proteste popolari, come quelle dei Forconi e di altri […]

  2. […] civile Svizzera, contrariamente a ciò che accade nel nostro paese, c’è un gran rispetto per il popolo, la democrazia e la Costituzione. L’ultimo referendum in materia d’immigrazione, lo ha […]

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