SVIZZERA, simbolo di civiltà e DEMOCRAZIA

Nella ricca e civile Svizzera, contrariamente a ciò che accade nel nostro paese, c’è un gran rispetto per il popolo, la democrazia e la Costituzione. L’ultimo referendum in materia d’immigrazione, lo ha ampiamente dimostrato. La maggioranza della popolazione svizzera, col referendum, ha deciso di regolamentare i flussi migratori, mentre in Italia, i partiti politici, preferiscono evitare i referendum, perché temono che il popolo si possa esprimere contro gli interessi di poteri forti a cui sono assoggettati i gruppi politici. Un paese civile, non può restare indifferente al fenomeno dell’immigrazione, in un periodo in cui, gli stati non riescono a provvedere ai bisogni primari della propria popolazione.

Lo stato italiano, è razzista, discriminatorio e oppressivo con i suoi abitanti, ma è più tollerante con gli immigrati. La Repubblica democratica, in Italia, si sta trasformando in una dittatura comunista, il presidente si comporta come un dittatore per imporre al governo il partito politico a cui appartiene, opprimendo il cittadino e privandolo dei diritti individuali e costituzionali; lo stato, non da lavoro, e nello stesso tempo impedisce alla gente anche un lavoro autonomo, ostacolando le persone con l’oppressione fiscale, e di conseguenza, anche l’immigrazione, costituisce un’emergenza, se l’immigrato, non lo fanno lavorare, è costretto a dipendere dalla malavita. In Italia, non c’è lavoro sia per gli italiani sia per gli immigrati, e nelle istituzioni, non importa niente a nessuno. Chi ha occupato le istituzioni italiane negli ultimi venti anni, ha commesso soltanto abusi di potere. La Costituzione italiana è violata dagli uomini che dovrebbero farla applicare. Questo comportamento criminale dei burocrati che hanno occupato lo stato, sta creando disoccupazione e miseria, a causa di estorsioni a cittadini e imprese, per far fronte a stipendi e pensioni del personale statale che la maggior parte di loro percepisce anche senza aver versato i contributi.   […]

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CASTA italiana

La prima CASTA, è stata quella dei politici. E’ un libro scritto in Italia che fa l’analisi di costi, privilegi e sprechi degli “impiegati” al Parlamento italiano che costa quattro volte quello inglese. L’Italia non è in grado di competere con le altre nazioni d’Europa per l’eccessiva spesa pubblica e può anche uscire dalla comunità europea, perché non è all’altezza. La conseguenza dei costi e degli sprechi delle varie caste, ricade sul ceto produttivo dell’Italia. […]

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