L’assicurazione

I politici, di questo paese, l’Italia, sia di destra sia di sinistra, hanno rovinato tutti i settori dell’economia dove hanno messo le mani, complicando la vita degli abitanti con leggi notevolmente arbitrarie. Hanno altresì portato la nazione sull’orlo del fallimento, per via dei costi esorbitanti del personale e della struttura burocratica dello stato, della pubblica amministrazione. In Italia, i politici sono attenti solo alle leggi che tutelano i loro privilegi di casta o del gruppo politico di appartenenza, ma non la gente comune. Fanno l’interesse privato di qualcuno, contro gli altri, una tendenza che si è manifestata dal dopoguerra ad oggi. Gli esponenti di quasi tutti i partiti politici, vanno sui giornali, per merito delle ruberie, nonostante il lavoro privilegiato che svolgono. Si comportano come i vandali che distruggono anche la credibilità delle istituzioni.

Molte leggi, sono inique e sono scritte in modo superficiale e affrettato, fanno discriminazioni fra la popolazione. Una di queste leggi, ma anche tante altre, nel mondo del lavoro, della famiglia e l’economia, riguarda l’assicurazione.

In Italia, il settore delle assicurazioni, non è in crisi. Le assicurazioni italiane, sono le più care del mondo, nonostante qualcuno faccia il furbo e riesca anche a truffare  l’Assicurazione, spillando cinquemila euro per una finta contusione. Altri, invece, non riescono ad essere risarciti. L’automobile, in Italia è l’oggetto durevole più acquistato, dopo il telefono. Anche se bene durevole, la continua pubblicità delle case automobilistiche, serve a far sostituire auto usate, ancora nuove, e fare acquistare l’ultimo modello anche quando non ce n’è bisogno. E’ più facile vendere le automobili che gli aspirapolvere. Ogni famiglia, ha un solo aspirapolvere, mentre ogni componente della famiglia, in Italia, possiede una automobile. L’Italia, è stata invasa dalle concessionarie di auto di tutte le marche del mondo, spingendo la gente ad utilizzare l’automobile. In questo paese, si vendono solo automobili e carburanti. Continuamente, lungo le strade vengono istallate nuove pompe di carburante e sistemi elettronici per le contravvenzioni, con lo scopo di incrementare le entrate delle amministrazioni pubbliche indebitate. Alcuni apparati, sono anche un pericolo per la circolazione e la sicurezza della gente.

Generalmente in Italia, le automobili vengono utilizzate per andare al lavoro, per il tempo libero o per le ordinarie commissioni, fare la spesa, portare i figli a scuola, ecc. Il servizio pubblico è molto scarso e le persone devono provvedere da sole. I politici, hanno cercato di incrementare l’uso della macchina, invece dei mezzi pubblici e delle biciclette, causando l’aumento del traffico e dell’inquinamento, poi hanno cercato di punire gli automobilisti per l’utilizzo delle automobili, inventando dei marchingegni (sistemi elettronici) per costringerli a commettere infrazioni, come gli autovelox e i fotored ai semafori, chiedendo continuamente quattrini agli automobilisti.

La macchina, se è sottoposta a normale manutenzione, ha una lunga durata, e non c’è bisogno di cambiarla ogni tre anni, anche se utilizzata per lavoro. La manutenzione più importante per l’automobile, riguarda il controllo dell’acqua e dell’olio del motore, le pasticche dei freni, i pneumatici e la sostituzione delle candele ogni diecimila chilometri e la cinghia di distribuzione dopo aver percorso 70-90.000 chilometri, ma la maggior parte della gente, non riesce a sostituire la cinghia di distribuzione, perché sostituisce l’automobile. In questo settore, la crisi non esiste, ma si vorrebbe trasformare un bene durevole, in bene di consumo e indurre la gente al consumismo sfrenato e ad acquistare continuamente automobili. Gli italiani  percorrono pochi chilometri, anche se le automobili hanno diversi anni. La benzina è molto cara e si paga il pedaggio su tutte le autostrade, mentre nella maggior parte dei paesi europei, le autostrade sono gratuite, come ad esempio le autostrade federali tedesche. Vorrei altresì ricordare che la Germania, non ha strade rotte; le costruiscono bene, e non si rompono.

L’auto, l’ho utilizzata molto ed ho maturato una notevole esperienza. Per quindici anni, ho esposto prodotti alle fiere, e ho percorso tanti chilometri. Con una automobile, stavo per raggiungere il Guinness dei primati per i chilometri percorsi da una automobile, ma poi si è rotta ed ho dovuto sostituirla. Preferivo viaggiare con la macchina, piuttosto che fermarmi in albergo e ho fatto una grande esperienza di guida. La mattina, dovevo essere in ufficio. Incidenti, non sono avvenuti, ma in questo caso, il pericolo più grande, era di addormentarsi alla guida. Questo, mi è accaduto, in autostrada vicino a Castel San Pietro. Al ritorno da una fiera, sono stata svegliata dalla Polizia. Ha bussato sul vetro con la paletta di servizio, ed è stata evitata una grande tragedia. Gli automobilisti non sono sempre fermati dalla Polizia, quando stanno guidando e dormendo.  La maggior parte degli incidenti, in Italia avviene a causa del sonno, e nelle strade rotte con buche, anche se si pensa che gli incidenti avvengono a causa dell’alcool. In motocicletta, per paura delle strade rotte, guidavo solo in autostrada.

Con le assicurazioni delle auto, ho sempre stipulato contratti con franchigia, poi ho iniziato il Bonus/Malus dalla classe 14 e sono arrivata oltre la classe di merito 1. Non ho mai approfittato della classe di merito “regalata” dalla legge 40/2007, in quanto, a mio parere, falsifica il reale stato di rischio del conducente ed è una legge razzista.

I politici, referenti delle compagnie di assicurazione, hanno pensato di “regalare” la medesima classe di merito a tutti i componenti dello stesso nucleo famigliare (sic!). Questa legge, però non tiene conto dei soggetti, più sfortunati, gli orfani, i disabili e i single, gli immigrati, che non dispongono di un nucleo familiare creando di conseguenza una evidente discriminazione fra gli abitanti della nazione, fra quelli che appartengono a una famiglia, con quelli che la famiglia non l’hanno. Pensate voi, anche agli immigrati che non hanno un nucleo familiare consolidato in Italia che in maggior parte sono giovani. La legge 40/2007, è una legge razzista, ma nessuno se ne è accorto, tutti presi a difendere i propri affari.

Questi soggetti, già svantaggiati in partenza, non hanno nessuno che regala loro la “classe di merito”. In un paese di ladroni e di squillo, come dipinto dai giornali, i disabili e gli orfani, sono scomodi anche per l’ assicurazione.

Questa legge penalizza altresì i giovani italiani, anche se si vuole fare credere il contrario, che in questo modo sono indotti a restare sotto l’ala protettrice della famiglia. E’ una legge contro i giovani che vengono privati della loro responsabilità.

In Italia, giovani italiani e stranieri, sono scomodi anche per l’assicurazione.

Il merito, non va regalato, ma si deve conquistare sul campo con l’esperienza e le assicurazioni devono diminuire i costi nei confronti dei più deboli e incentivare i giovani ad essere prudenti e responsabili, ma non a regalare loro la classe di merito. Un giovane, non sarà mai responsabile se non avrà la sua macchina con la sua classe di merito, ma questo in Italia viene impedito dai costi impossibili delle assicurazioni che hanno inventato l’”espediente” della classe di merito regalata allo scopo di aumentare i costi delle polizze e fanno credere che si spende di meno, perché si appartiene ad una classe di merito inferiore, ma in realtà, aumentano i premi, quando ci sono dei giovani alla guida dell’auto. I giovani, sono stati privati della fiducia da parte dei vecchi uomini politici incompetenti e sono costretti tutta la vita a restare con la loro famiglia di origine.

A mio parere, il “regalo” della classe di merito, è stato solo un espediente per incrementare la vendita di automobili e assicurazioni nelle famiglie, come in realtà è avvenuto, causando di conseguenza incremento del traffico nelle città che è diventato ormai ingestibile e  conseguente aumento dell’inquinamento atmosferico. Il problema del traffico, potrebbe essere risolto, costruendo immensi parcheggi alla periferia delle città, con annessi i depositi per le biciclette e la chiusura al traffico dei centri storici, come avviene da tanti anni in alcune città europee, ma i nostri politici, non fanno nulla di positivo per la popolazione, tutti presi a tutelare i loro vantaggi economici e portando la nazione italiana al fallimento.

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Un commento a “L’assicurazione”

  1. […] «splendore geometrico veloce», «estetica della macchina». […]

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