ELIOTERAPIA: la cura del sole
Nel corso della storia, la luce solare è stata utilizzata come medicina naturale per curare e prevenire molte malattie. Ai nostri giorni, invece, in certi ambienti si sta diffondendo l’opinione che la luce solare provoca danni alla pelle e all’organismo umano, che sarebbero molto superiori rispetto ai benefici.
Si tenta di far credere che l’esposizione solare provoca danni, per vendere le creme “abbronzanti”, e per evitare che la gente, si cura da sola; una terapia solare che ci viene offerta dalla natura, non fa guadagnare ed è più importante la tutela economica di certe categorie professionali, invece della salute pubblica. Per prevenire i costi della spesa sanitaria, invece, si dovrebbe insegnare alla gente a curarsi da sola e come in questo caso, ad esporsi al sole in modo corretto evitando le protezioni solari, che invece sono prodotte con sostanze chimiche che contribuiscono all’inquinamento del nostro organismo. Il sistema economico, tutela i propri interessi, ma non la salute vera della gente. La medicina ufficiale, è diventata la medicina di stato e vuole imporre le proprie leggi, col pretesto del metodo scientifico e non vuole approvare la concorrenza della medicina naturale, meno costosa e con minori effetti secondari. Oggi si tenta di far passare l’idea che il sole può provocare il cancro della pelle, in modo indiscriminato, senza indicare quali sono i casi in cui il sole può provocare danni, cercando di nascondere invece che potrebbe curare diverse malattie, comprese alcune forme di cancro, sclerosi multipla, osteoporosi, malattie cardiovascolari, malattie della pelle, problemi alle ossa…Inoltre, l’esposizione solare favorisce l’attivazione della vitamina D, molto rara fra gli alimenti. Le opinioni sul potere curativo del sole sono cambiate spesso nel corso della storia in conseguenza di mode o di scoperte scientifiche.
Le linee guida sull’esposizione al sole dei nostri tempi, sono molto più rigide rispetto a quelle di un secolo fa. Si afferma di evitare il sole dalle 11 alle 15, e di usare le creme solari ad alta protezione. Queste indicazioni, sono negative, perché ci dicono come evitare le scottature, ma non come trarre i massimi benefici dall’esposizione solare.
La tecnologia farmaceutica dei giorni nostri, ha mandato in disuso la cura naturale di molte malattie. La scoperta degli antibiotici, ha reso più veloce la cura dei sintomi della malattia, ma oggi si assiste ad un vero e proprio abuso, un uso esagerato anche nella somministrazione agli animali, per velocizzare la crescita degli stessi e sono impiegati in modo improprio anche in agricoltura. L’uomo si allontana sempre più dalla natura, per vivere in contrasto con la sua natura, in un mondo artificiale e innaturale, portando il pianeta alla distruzione.
Per scoprire come esporsi correttamente al sole, si dovrebbe andare a vedere la storia della medicina degli antichi Greci.
L’Elioterapia nel mondo antico
Per migliaia di anni, il sole è stato utilizzato per curare diverse malattie.
Gli antichi GRECI, indicavano l’esposizione del corpo al sole con il termine heliosis, dal nome del Dio del sole Helios. Si usavano anche i bagni di sabbia calda, le odierne sabbiature, chiamate arenation. Il medico greco Soranus di Efeso, vissuto intorno al 110 d.C. prescriveva l’heliosis per malattie croniche come epilessia, paralisi, emorragie, asma, esofagiti, itterizia, elefantiasi, disturbi alla vescica e obesità.
L’heliosis era associata a varie forme di idroterapia, fra cui fare il bagno in sorgenti naturali di acqua e in mare. Un altro medico greco, Antillo, vissuto intorno al 300 dopo Cristo, nei suoi scritti, descrisse varie forme di Elioterapia. Così fece anche Erodoto, altro medico greco del Secondo secolo dopo Cristo
I ROMANI avevano un’altra opinione sui poteri terapeutici dei raggi del sole. Praticavano la medicina preventiva e gli antichi Romani si fidavano poco dei medici, molti dei quali provenivano dalla Grecia e dall’Asia Minore. Pochi cittadini Romani sceglievano di diventare medici, perché si riteneva che la medicina non fosse una professione rispettabile. Di conseguenza, per mantenersi in salute, ci si affidava molto all’igiene, ad un sistema di acquedotti molto efficiente, al movimento fisico e ai bagni di sole e alle Terme pubbliche.
Lo studioso Plinio il Vecchio ( 23-79 d. C.) fu un feroce critico dei medici del suo tempo e descrisse i bagni di sole come “la forma migliore di auto-medicina“. Tutti i giorni, egli stesso, prendeva il sole, dopo un pranzo leggero e prima di fare un bagno in acqua fredda.
Il filosofo romano Cornelio Celso fu un sostenitore dei benefici dell’esposizione al sole per debilitati, obesi, e afflitti da idropsia. Nel suo trattato Sulla medicina, Celso afferma che le parti gonfie del corpo dovrebbero essere esposte al sole, ma senza esagerare, smettendo, in caso di comparsa di febbre.
Il grande medico e filosofo Ibn Sinai, chiamato anche Avicenna (980-1037) raccomandò i bagni di sole per asma e sciatica, per eliminare flatulenza, gonfiori e idropsia. Nel suo famoso Canone di medicina, Avicenna descrisse vari metodi di balneazione che prevedevano bagni di sole, di sabbia e di mare. Per evitare reazioni avverse alla terapia, raccomandava di cospargere il corpo di sabbia.
Con la caduta dell’Impero Romano e l’inizio dell’era Cristiana, l’elioterapia fu abbandonata e riscoperta solo alla fine dell’Ottocento da alcuni medici inglesi.
Sia a Roma che in Grecia, l’elioterapia era strettamente connessa al culto del sole. I primi cristiani avversarono i culti solari pagani e, una volta affermatosi il culto ufficiale cristiano, soppressero ogni possibile forma di culto solare. Purtroppo, la conseguenza diretta di questo atteggiamento durato secoli, fu che scomparve anche la coscienza collettiva del sole per la salute umana. Il Medioevo, prolungatosi in Europa per più di un millennio, segnò poi l’interruzione del metodo dell’elioterapia.
All’inizio del Novecento, l’elioterapia ritornò popolare, poi le conoscenze sul potere curativo della luce solare sono state ignorate di nuovo dopo la scoperta degli antibiotici.
Nel 1903, il premio Nobel per la medicina fu assegnato al medico danese Niels Finsen (1860-1904) per il suo successo nel trattare diverse forme di tubercolosi e il vaiolo con le radiazioni ultraviolette solari e artificiali, studiando anche delle lampade che portano il suo nome. Il dottor Finsen, a Copenaghen diresse una clinica della luce nella quale furono curati malati provenienti da tutto il mondo. Nel periodo estivo, si serviva della luce solare, incoraggiando i pazienti a camminare sotto il sole. Fu il primo medico ad utilizzare la luce solare come medicina e a sperimentare in modo scientifico i suoi effetti, cercando di dimostrare i benefici della luce solare. La riscoperta dell’elioterapia, si sviluppò con il trattamento delle malattie all’aria aperta, e altri medici proseguirono l’opera di Finsen. Si iniziarono a costruire delle cliniche elioterapiche in alta montagna o in zone marine, con altri due fattori molto importanti che concorsero al benessere dell’organismo: l’aria fresca e l’acqua marina.
COME PRENDERE IL SOLE SENZA PROVOCARE DANNI ALLA SALUTE
Chi è interessato ad approfondire questa materia, può andarsi a leggere il libro: Guarire con il sole. I benefici della luce solare per la nostra salute. Il libro è stato scritto da Richard Hobday, un ingegnere specializzato nella tecnologia solare per la progettazione degli edifici, che si è interessato e ha approfondito questo argomento in modo molto convincente. Il libro, studia gli effetti della luce solare sulle malattie più diffuse dei giorni nostri e consiglia anche come esporsi al sole in modo sicuro e senza danni per la salute.
Il periodo migliore per prendere il sole, è in primavera e all’inizio dell’estate, nelle ore del mattino, appena dopo l’alba. Prima di prendere il sole, per qualche giorno, si dovrebbero fare delle camminate sulla spiaggia, all’aria fresca. Le esposizioni, dovrebbero essere molto frequenti e di breve durata, ed è meglio non usare creme solari o prodotti commerciali. La temperatura dell’aria per abbronzarsi senza danni per la salute, dovrebbe essere inferiore a 18 C°. Il cappello, può aiutare a proteggere il volto. Chi è sensibile alla luce solare, deve iniziare ad esporre prima i piedi e le gambe, prima del corpo intero e si deve fare attenzione al graduale sviluppo dell’abbronzatura ed evitare di scottarsi.
Mangiare alimenti integrali ed evitare quelli raffinati o troppo elaborati; la dieta occidentale, è una minaccia per la salute a livello mondiale. L’uomo primitivo, non si alimentava con grassi e zuccheri artificiali, ma con ciò che gli metteva a disposizione la natura.