“Artemisia, passione estrema”, il film di Agnes Merlet

Il film “Artemisia, passione estrema, è stato girato a Roma e in Toscana nel 1997, dalla Regista e artista francese Agnes Merlet, che ha frequentato i corsi di disegno e pittura all’Accademia, ma dopo un anno, ha cominciato a dedicarsi alla regia. Il dipinto con Giuditta e Oloferne e i disegni di Artemisia riprodotti nel film, sono stati eseguiti da Agnes Merlet.
Il film, ripercorre due anni della formazione artistica della pittrice Artemisia Gentileschi a Roma e l’incontro con il “maestro” di prospettiva Agostino Tassi che le cambia la vita, fino alla fine del processo, per stupro, nel 1612, promosso dal padre Orazio, contro l’insegnante della figlia, il pittore paesaggista Agostino Tassi e la definitiva separazione dal padre. La regista, aveva visitato a Firenze, la mostra di Artemisia nel 1991. Nel 1997, non è ancora stata pubblicata la biografia di Artemisia Gentileschi scritta della studiosa francese Alexandra Lapierre che ci permette di avere una visione più completa sulla vita di Artemisia.   […]

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Artemisia e Caravaggio, una storia italiana

Nello scritto precedente, ho tracciato in sintesi, un breve ritratto di Artemisia Gentileschi, la pittrice vissuta in Italia, nella prima metà del Seicento ai tempi di Caravaggio e sua degna erede.
Nel Palazzo Reale di Milano, c’è stata la seconda mostra che documenta l’attività autonoma di questa grande artista e ho visitato la mostra a gennaio 2012. Nel secolo scorso, nello stesso edificio, è stata allestita la mostra di Caravaggio, curata da Roberto Longhi. Artemisia, è una donna complessa di cui è difficile fare paragoni con altre personalità della storia. Di lei, non si scrive mai abbastanza, e chi è interessato ad approfondire la sua storia, può andarsi a leggere la biografia scritta dalla studiosa francese Alexandra Lapierre e c’è ancora tanto da scoprire.
Artemisia Gentileschi, è stata anche una grande madre per le due figlie sopravvissute, si è rovinata economicamente per procurare loro una dote, quando si sono sposate, a Napoli, dove ha trascorso l’ultimo periodo della sua vita dal 1640 al 1654 e qui ha aperto anche una scuola d’arte con diversi aiuti. Le figlie, sono diventate pittrici, ma non sono riuscite ad eguagliare la fama della madre. Nel matrimonio, non ha avuto fortuna, dalla nascita di quattro figli, è sopravvissuta solo Prudenzia, poi è nata una figlia da un’altra relazione. Lo studioso Roberto Longhi, ai suoi tempi, definì Artemisia “l’unica donna in Italia che abbia mai saputo cosa sia la pittura”. Nel 1916 pubblicò “Gentileschi padre e figlia”.   […]

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Artemisia Gentileschi, genio dell’arte, donna senza tempo

 

La città di Milano, ha reso giustizia al più grande artista femminile di tutti i tempi: Artemisia Gentileschi, con la mostra, più vasta e importante dedicata a questa pittrice. L’esposizione, si è tenuta nel Palazzo Reale di Milano, da settembre 2011 a gennaio 2012. Per l’occasione, sono pervenuti a Milano i quadri di Artemisia, sparsi nei musei e le collezioni d’Italia e del mondo.

Il catalogo della mostra, offre una bibliografia vasta ed accurata, di vita e opere dell’artista, qualcosa che mancava nella storia dell’arte italiana e che si è cercato di completare.

La pittrice, è vissuta in Italia all’inizio del 1600, e la prima mostra si è tenuta a Firenze nel 1991, alla fine del secolo scorso, nella casa Buonarroti. In quel periodo, lavoravo già da cinque anni con la Fulmine di Firenze, mi trovavo spesso in città e non potevo mancare l’occasione di visitare la mostra.

Gli artisti, vivono nelle opere e l’incontro con Artemisia, per me fu un evento eccezionale. Visitai anche la mostra di Milano, più completa ma usata dalle femministe che videro in Artemisia il simbolo della guerra all’uomo.

Artemisia, in alcuni dipinti rappresenta la rabbia nei confronti dell’uomo per vendicarsi della violenza che aveva subito, con gran realismo e convinzione, nei soggetti che la potevano rappresentare, come le Giuditte. (Uffizi e Capodimonte)     …. […]

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