La casa di Biagio Rossetti

Nel mese di aprile 1988, inizio a prendere parte alle fiere dell’Emilia e la Fiera di Ferrara,  è stata la prima fiera campionaria nella quale ho montato lo stand. In quel periodo, non c’era ancora l’edificio della fiera e si svolgeva nei capannoni prefabbricati, ma fu comunque un successo e in seguito, si costruì il palazzetto che ospita la fiera campionaria. I primi anni, c’era il personale che allestiva gli stand, e per la promozione, impiegavo studentesse universitarie e avevo il tempo per andare a visitare la città e le opere che non si vanno a vedere con la scuola.
La città di Ferrara, è racchiusa da un perimetro di mura di circa nove chilometri, a forma quadrangolare, ristrutturate negli anni Ottanta, custodiscono un nucleo urbano quasi integro. All’interno delle mura, c’è una vera e propria città museo per la ricchezza di monumenti e opere d’arte medievali e rinascimentali in modo particolare e stili di tutte le epoche. Ferrara, non è solo in modo semplicistico definita la “città delle biciclette”, che sono l’ideale mezzo di trasporto in una provincia sprovvista di rilievi montuosi, è una città che riserva continuamente sorprese e non finisci mai di conoscere, è avvolta in un atmosfera magica che conserva intatto il fascino della storia e dotata di uno spazio che sembra non avere limiti. Contrariamente alle altre città dell’Emilia, l’industria è scarsa, ma troppo vicina alla città. La scarsa industrializzazione, è stata una scelta felice e intelligente, ma gli insediamenti industriali, andrebbero sempre costruiti lontano dalle città. E’ una città equilibrata e può essere definita “città della cultura e dell’intelligenza” e non solo delle biciclette. Da ottobre a marzo, è spesso avvolta nella nebbia e il periodo migliore per abitare a Ferrara va da aprile a settembre.  La necessaria manutenzione, purtroppo, non è riservata a tutti i monumenti e le chiese.  […]

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Artemisia e Caravaggio, una storia italiana

Nello scritto precedente, ho tracciato in sintesi, un breve ritratto di Artemisia Gentileschi, la pittrice vissuta in Italia, nella prima metà del Seicento ai tempi di Caravaggio e sua degna erede.
Nel Palazzo Reale di Milano, c’è stata la seconda mostra che documenta l’attività autonoma di questa grande artista e ho visitato la mostra a gennaio 2012. Nel secolo scorso, nello stesso edificio, è stata allestita la mostra di Caravaggio, curata da Roberto Longhi. Artemisia, è una donna complessa di cui è difficile fare paragoni con altre personalità della storia. Di lei, non si scrive mai abbastanza, e chi è interessato ad approfondire la sua storia, può andarsi a leggere la biografia scritta dalla studiosa francese Alexandra Lapierre e c’è ancora tanto da scoprire.
Artemisia Gentileschi, è stata anche una grande madre per le due figlie sopravvissute, si è rovinata economicamente per procurare loro una dote, quando si sono sposate, a Napoli, dove ha trascorso l’ultimo periodo della sua vita dal 1640 al 1654 e qui ha aperto anche una scuola d’arte con diversi aiuti. Le figlie, sono diventate pittrici, ma non sono riuscite ad eguagliare la fama della madre. Nel matrimonio, non ha avuto fortuna, dalla nascita di quattro figli, è sopravvissuta solo Prudenzia, poi è nata una figlia da un’altra relazione. Lo studioso Roberto Longhi, ai suoi tempi, definì Artemisia “l’unica donna in Italia che abbia mai saputo cosa sia la pittura”. Nel 1916 pubblicò “Gentileschi padre e figlia”.   […]

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Artemisia Gentileschi, genio dell’arte, donna senza tempo

 

La città di Milano, ha reso giustizia al più grande artista femminile di tutti i tempi: Artemisia Gentileschi, con la mostra, più vasta e importante dedicata a questa pittrice. L’esposizione, si è tenuta nel Palazzo Reale di Milano, da settembre 2011 a gennaio 2012. Per l’occasione, sono pervenuti a Milano i quadri di Artemisia, sparsi nei musei e le collezioni d’Italia e del mondo.

Il catalogo della mostra, offre una bibliografia vasta ed accurata, di vita e opere dell’artista, qualcosa che mancava nella storia dell’arte italiana e che si è cercato di completare.

La pittrice, è vissuta in Italia all’inizio del 1600, e la prima mostra si è tenuta a Firenze nel 1991, alla fine del secolo scorso, nella casa Buonarroti. In quel periodo, lavoravo già da cinque anni con la Fulmine di Firenze, mi trovavo spesso in città e non potevo mancare l’occasione di visitare la mostra.

Gli artisti, vivono nelle opere e l’incontro con Artemisia, per me fu un evento eccezionale. Visitai anche la mostra di Milano, più completa ma usata dalle femministe che videro in Artemisia il simbolo della guerra all’uomo.

Artemisia, in alcuni dipinti rappresenta la rabbia nei confronti dell’uomo per vendicarsi della violenza che aveva subito, con gran realismo e convinzione, nei soggetti che la potevano rappresentare, come le Giuditte. (Uffizi e Capodimonte)     …. […]

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LE AFFINITA’ ELETTIVE

Paola Petrini, esercitava il suo lavoro di pittrice con serietà ed impegno. Tutto il giorno, nello studio, dipingeva fino a tarda sera e non poteva fare altro; la famiglia, non la ostacolava, anche se avrebbe voluto che si trovasse un impiego ordinario. In Romagna, dipingere, non era considerato un mestiere, ma era visto come un passatempo. Dopo avere vinto il concorso e preparato la mostra che doveva tenere a Milano, Paola, riuscì a superare anche il dolore derivante dalla separazione definitiva dal primo fidanzato e incontrò un nuovo ragazzo, questa volta di sette anni più giovane che non aveva fretta di mettere su famiglia, anche lui musicista, ma di musica classica.   […]

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GIOCONDA A FIRENZE: esporre copia

Questo anno, ricorre il centenario del rocambolesco furto della Gioconda, il noto dipinto di Leonardo da Vinci, avvenuto al Museo del Louvre il 21 agosto 1911 per opera dell’italiano Vincenzo Peruggia e ritrovata due anni dopo, nel 1913 a Firenze dove tentò di venderla ad un antiquario. Il Peruggia, fu arrestato e il quadro restituito alla Francia. Il fatto, ha contribuito ad incrementare ancora di più la fama del quadro, che ora è diventata una delle opere più famose e visitate del mondo.

Sulla vicenda, sono stati girati film in Italia, e in Francia.

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La Gioconda

La visita alla mostra della professoressa Mariella Busi De Logu, a Ravenna, alla biblioteca Classense, a luglio 2011, mi ha riportato indietro nel tempo e mi ha fatto rivivere i tempi del Liceo Artistico di Ravenna, dove ho conosciuto Paola Petrini, che è diventata la mia amica più cara. La mostra, di Mariella, ci ha fatto scoprire una personalità inedita e non comune ai giorni nostri. In Italia, in questo periodo, è di dominio pubblico la superficialità, il pettegolezzo e la corruzione. Oggi le donne diventano famose per mostrare e utilizzare gli attributi fisici per fare carriera o superare gli esami all’università.  (Continua… […]

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Mariella Busi De Logu

 

Il fascino discreto della professoressa.

Alla Sala mostre della Biblioteca Classense di Ravenna ho visitato la mostra personale dal titolo “Nero scarlatto”, che si tiene da 1 giugno al 30 luglio 2011, dove espone l’artista Mariella Busi De Logu. All’interno della mostra, ha presentato anche un libro d’arte con venti racconti, da lei scritto e illustrato dal titolo “RAVENNA Ravenna”. I racconti sono ispirati a frammenti di vita vissuta nella città dove ha scelto di vivere, che ci aiutano a capire anche l’animo e la sensibilità dell’artista. Nella mostra sono esposte opere di grafica dedicate alla città di Ravenna ed opere che rappresentano elementi della natura quali erbe, foglie, fiori, animali, eseguite con la tecnica del chiaroscuro a matita, a sanguigna, acquerello e tecniche miste. La mostra è pensata come una foresta dove sono inserite tutte le specie di piante e animali, disegnati con le varie tecniche. Il tema dominante della mostra è la natura che è rappresentata con foglie, fiori, piante medicinali, ispirato dalle donne del Medioevo soprattutto Hildegard von Bingen, una scrittrice e pensatrice tedesca vissuta in Germania dal 1098-1179.  […]

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RINASCIMENTO

Il Rinascimento è un’epoca italiana, unica e straordinaria che non sarà più ripetuta nella storia di questo paese.

La pittura italiana del Rinascimento, fra le espressioni dell’uomo di tutti i tempi, è il fenomeno che ha dato all’Italia più fama e prestigio in campo internazionale. I dipinti di quel periodo, sono in tutti i musei del mondo. Il Rinascimento inizia a Firenze all’epoca della signoria dei Medici, signori borghesi, esponenti dell’alta finanza e coinvolge tutti gli aspetti della vita; si diffuse in altri centri della Toscana, poi ad Urbino, Roma, Perugia, Mantova, Ferrara, Venezia, Milano, negli stati italiani di quei tempi e si diffuse in Europa. […]

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AMICIZIA vera

L’amicizia con Paola prosegue anche dopo il Liceo. Si passava diverso tempo nello studio e si progettavano viaggi e visite alle mostre e ai musei. Era un’amicizia vera, qualcosa di raro e prezioso che non tutti avevano la fortuna di vivere. L’amicizia fra donne è la più difficile da realizzare, perché alla fine si litiga sempre per via degli uomini. Noi avevamo le idee chiare, nessuna avrebbe rubato il ragazzo all’altra, fra noi si parlava di tutto e non c’erano segreti.  […]

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MELOZZO DA FORLI’ e il Rinascimento

 Il Rinascimento è un fenomeno artistico italiano, unico e straordinario che ha inizio a Firenze all’epoca della signoria dei Medici, signori borghesi, esponenti dell’alta finanza.

Si diffuse in altri centri della Toscana, poi ad Urbino, Roma, Perugia, Mantova, Ferrara, Venezia…

I sovrani delle varie signorie furono mecenati dell’arte. A Roma i papi, nella seconda metà del Quattrocento diventarono i grandi mecenati della rinascita artistica, aprendosi anch’essi alla cultura umanistica. Lo stato della Chiesa, è un mecenate come il principato. L’arte e la cultura del fare in questo periodo, aveva interessato anche la Chiesa. […]

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